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Lettere: Non tutti possono sopportare di avere il figlio di uno stupratore

Sep 01, 2023

Bloccando Poydras Street, nel centro di New Orleans, centinaia di persone si sono riunite mercoledì 22 maggio 2019 per una manifestazione a favore della scelta in risposta ai recenti tentativi di modificare le leggi statali sull'aborto in tutto il paese.

L'avvocato ha recentemente pubblicato una toccante lettera di una donna che esprime gratitudine a sua madre che aveva fatto la scelta coraggiosa di darle alla luce dopo aver sopportato l'orrore dello stupro. Pur riconoscendo la mia ammirazione per quella madre, sono anche consapevole che tutti abbiamo i nostri limiti.

Non tutte le donne e poche adolescenti sono dotate della maturità emotiva e di una salute mentale stabile per superare tale trauma e per fornire a un bambino l’amore necessario per trasmettergli un forte senso di sé e di benessere. Circostanze diverse possono richiedere una scelta diversa.

Etichette eccessivamente semplificate come “pro-vita” e “pro-scelta” non sono concetti che si escludono a vicenda. L'affermazione "Sono a favore della vita tranne in caso di stupro" non deve essere interpretata come un riflesso dell'indegnità di un bambino nascente concepito durante uno stupro. Piuttosto accetta che una vittima di stupro abbia il diritto naturale di scegliere se consentire a un ovulo fecondato di svilupparsi pienamente in un essere umano.

La salute mentale e fisica sia della madre che del feto merita di essere valutata in privato e attentamente insieme al contributo di uno specialista sanitario prima che il risultato più favorevole per entrambe le entità possa essere determinato in modo equo.

Un gran numero di americani non sono convinti che un feto nelle prime fasi della gravidanza soddisfi tutte le qualifiche di un essere umano meritevole della stessa dignità e degli stessi diritti di un feto abbastanza sviluppato da vivere al di fuori del grembo materno. Poiché non tutti operiamo con convinzioni, capacità e circostanze identiche, la moralità è una questione troppo complessa per essere risolta da un sistema legale imparziale con una soluzione semplicistica valida per tutti.

Affrontare dilemmi così strazianti approvando rigide leggi giudicanti sembra incredibilmente crudele quando ciò che meglio servirebbe alla società è il nostro riconoscimento, rispetto e compassione per le nostre differenze e bisogni individuali.

SUE GISCLAIR

Baton Rouge

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